GENOVESI IN SARDEGNA?

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Nell’isola di Carloforte, nel sud-ovest della Sardegna, si parla ancora il genovese, una lingua che racconta una storia affascinante di viaggi e tradizioni tramandate nei secoli. Questa lingua non è un semplice dettaglio linguistico, ma un simbolo profondo di un legame che affonda le radici nel lontano 1542, quando un gruppo di pescatori genovesi, provenienti principalmente dal borgo di Pegli, si stabilì sull’isola. La scelta non fu casuale: Carloforte, infatti, deve il suo nome proprio al re Carlo Emanuele I di Savoia, che contribuì a stabilire la colonia, ma ciò che rende l’isola davvero unica è la sua cultura profondamente influenzata dal genovesato.

Con il passare dei secoli, gli abitanti di Carloforte hanno saputo mantenere un linguaggio che, pur evolvendo nel contesto locale, conserva ancora oggi molte tracce dell’antico dialetto genovese. Le tradizioni culturali, gastronomiche e sociali di Genova sono rimaste vive, soprattutto grazie all’impegno di una comunitĂ  che ha saputo adattarsi alla nuova terra senza perdere la sua identitĂ . Oggi, durante una visita, è possibile sentire parlare genovese per le strade dell’isola, assaporare piatti tipici come il tonno rosso e altre prelibatezze della cucina ligure, e scoprire l’architettura e i costumi che riportano l’isola a un angolo di Genova.

Questo angolo di Genova in terra sarda rappresenta una fusione perfetta di mare, tradizione e storia, un legame culturale che sopravvive da quasi cinque secoli, raccontato nelle parole dei suoi abitanti e nei loro racconti. Visitare Carloforte significa fare un viaggio nel tempo, tra storie di coraggio, avventura e connessioni forti tra terre lontane, e scoprire una comunitĂ  che continua a vivere con orgoglio le proprie radici.

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